Profezia che si autoavvera, come usarla bene
Aggiornato 2 Marzo 2024
Sommario
Cos’è una profezia che si autoavvera e come si crea. Come cambiare una profezia autoavverante negativa in positivo
Il contenuto di una profezia che si autoavvera è quasi sempre negativo. La paura che nutre la struttura di questa forma pensiero, determina il più delle volte, la realizzazione di quanto temuto. Se crediamo che qualcosa che incontriamo, ascoltiamo o vediamo porti sfortuna, potremmo creare le condizioni affinché questo si avveri.
Per far sì che si manifesti nella realtà, una profezia che si autoavvera ha bisogno almeno di un paio di condizioni:
- la profezia;
- una ferrea convinzione che l’oggetto della profezia si avveri.
Sembra un discorso fondato su concetti abbastanza banali eppure, smontare una profezia che si autoavvera, è molto complicato.
Una profezia, si può autoavverare in qualsiasi campo e quindi anche in amore.
Profezia che si autoavvera, cosa dice la psicologia
La psicologia considera una profezia che si autoavvera come una specie di capacità che ha l’individuo, di modificare il proprio comportamento per dare congruenza alle sue convinzioni di fondo.
Il soggetto, cambia il suo modo di fare, fino da arrivare al punto di procurare il fallimento di un evento particolarmente temuto. Mica male però, lavorandoci si potrebbe ottenere risultati sbalorditivi.
Secondo il Teorema di Thomas: «Se gli uomini definiscono certe situazioni come reali, esse sono reali nelle loro conseguenze».
Questo significa che quando ci comportiamo come se una cosa stia già accadendo e faccia parte della nostra realtà, gli effetti saranno ben presto tangibili e misurabili.
L’esempio di quanto soprascritto ci riporta al 1932, Last National Bank, istituto bancario di certificata solidità e garantito a tutti i livelli. Un mercoledì, una folla inaspettata, si mette in fila per ritirare soldi dai depositi.
I clienti credono infatti, non si sa su quale base, che la banca sia sull’orlo di un terribile fallimento e che, di lì a poco, sarà a corto di liquidità.
Agendo sulla base di questa loro convinzione, i clienti dando conseguenza ai loro pensieri, mettono in moto tutta una serie di azioni che portano al prosciugamento dei depositi con inevitabile fallimento della banca.
Di cosa ha bisogno una profezia perché si avveri
Abbiamo visto quali sono gli elementi essenziali che compongono una profezia che si auto-avveri. Sappiamo poi, che il soggetto deve mettere in atto una serie di azioni affinché, con il proprio comportamento, produca il tanto temuto esito.
Nel comportamento troviamo due elementi fondamentali:
- il focus, ovvero l’attenzione continua
- un’emozione forte e crescente come la paura
Quello che permetterà la realizzazione della profezia auto-avverante, sarà proprio l’associazione all’evento di una emozione capace di canalizzare la quasi totalità dell’energia psichica, la paura.
Perché una profezia inizi il suo lavoro ed arrivi fino in fondo, cioè, si autoadempia, deve essere collocata all’interno di un sistema di credenze e convinzioni che la sorregga.
Diversamente, verrà a mancare il comportamento, ovvero, quelle azioni indispensabili e coerenti in grado di provocare l’avverarsi della profezia.
In campo educativo, un maestro che dica ad un bambino che non è portato per una determinata materia, procurandogli una forte emozione (vergogna, umiliazione, rabbia), altro non fa che installare una convinzione.
Tale convinzione diverrebbe nel tempo, terreno fertile per profezie autoavveranti del tipo:
- Non riuscirò mai a passare questo esame
- Non riuscirò mai a prendere più della sufficienza
- E’ meglio che molli lo studio, non sono all’altezza
Quando da grandi, non riusciamo a metterci in gioco e facciamo fatica ad affrontare tutto ciò che comporta il superare un esame, abbiamo probabilmente, una convinzione maturata durante l’infanzia.
Questa convinzione lavora in perfetta sinergia con le profezie autoavveranti che via via ci sabotano nel nostro cammino della vita.
Come cambiare una profezia che si autoavvera
Fortunatamente, possiamo sfruttare il meccanismo che muove una profezia che si autoavvera a nostro vantaggio.
Ogni qualvolta ci viene in mente un pensiero negativo in merito ad un obbiettivo o evento che abbiamo pianificato chiediamoci:
- Da dove viene questo pensiero negativo, c’è un precedente simile?
- Quanto può incidere il passato sulla situazione presente?
- Questo schema l’ho creato io o mi è stato trasmesso inconsapevolmente?
- Se sostituissi questo pensiero negativo con uno positivo, cosa potrebbe succedere?
Il solo porsi queste domande, fa mettere in dubbio uno schema che, vi assicuriamo, per il 99,99 per cento non è di nessuna utilità per il presente.
Diventare consapevoli di avere in sé delle convinzioni limitanti è il primo passo per destrutturale e cambiarle con altre che liberino il nostro potere di scelta.
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Gli ingredienti di una profezia
Cambiando la qualità degli ingredienti possiamo ottenere risultati diversi facendo lavorare a nostro vantaggio ogni profezia che si autoavvera.
Stabilito il nostro piccolo o grande obbiettivo, non dobbiamo far altro che costruire una credibile convinzione a sostegno.
Una convinzione credibile si crea conoscendo il punto da dove si parte, i mezzi che abbiamo a disposizione e che possiamo procurarci per arrivare a destinazione.
In pratica, dobbiamo evitare di credere in cose che per il momento sono fuori dalla nostra portata.
Se hai 1000 euro in banca, nessuno ti vieta di crearti una convinzione che ti dica che puoi averne un milione entro i prossimi sette giorni. Certo è che, se poi sei tu il primo a non dare troppo credito a questa possibilità, ecco che ti sei fatto parecchio male da solo.
Quindi, creiamoci micro obbiettivi sorretti da macro convinzioni che potremo poi aggiustare strada facendo. Una volta creata la convinzione, il nostro obbiettivo potrà contare su forti colonne a sostegno. Adesso non resta che metterci il focus per il tempo necessario.
Se l’obbiettivo richiede un lavoro quotidiano, dedichiamogli attenzione, pensiamo a come possiamo migliorare la situazione e se c’è qualcosa di meglio che possiamo fare. Associamo all’obbiettivo una emozione che ci faccia cambiare stato mentale ogni volta ci pensiamo.
Le emozioni più potenti sono, dopo la paura:
- la passione
- l’amore
- la gratitudine
Fate la vostra scelta ma ricordatevi che dovete sentirvi pervasi da questa forte emozione ogni volta che pensate all’obbiettivo da raggiungere.
Ricordate che in questa fase state sostituendo l’abitudine a sabotarvi con un’altra che vi porterà a ottenere quanto desiderato, quindi non sarà tutto semplice.
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Conclusione
La cosa positiva di una profezia che si autoavvera anche se negativa è che si può cambiare a nostro vantaggio. La tendenza a ritornare sui sentieri della negatività si farà sentire come il richiamo delle sirene.
Non cedete. Tornate al vostro proposito di influenzare positivamente la vostra profezia, nutrendola con frasi di incoraggiamento.
Non si tratta di crearsi delle illusioni ma di non spianare la strada alle negatività che già sono potenti per conto loro.
Una profezia che si autoavvera può avere effetto positivo o negativo, siamo noi a scegliere il finale. Ora che lo sapete, non potete più fare finta di nulla. Forza, cambiare si può e anche rapidamente.
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