Capire se il gatto ha caldo

Aggiornato 2 Marzo 2024
Come capire se il gatto ha caldo e soffre le alte temperature dell’estate. Quali sono i sintomi di un gatto accaldato.
In estate con l’aumento del caldo anche il gatto può avere qualche disagio, molti credono che il gatto nero porti sfortuna, forse non è così.
Se ti stai chiedendo come fare per capire se il gatto ha caldo e cosa possono fargli le alte temperature estive, continua nella lettura.
Iniziamo subito col dire che i gatti, riescono a sopportare il caldo in maniera differente rispetto a l’uomo. Questa differenza, sta anche nel fatto che per natura, la temperatura corporea di un gatto, è mediamente superiore a quella dell’uomo. Prima di capire se in estate, il gatto ha effettivamente caldo, scopriamo quali temperature, la maggior parte dei gatti riesce a tollerate meglio.
Sommario
Temperatura corporea del gatto
Il gatto ha una temperatura corporea che oscilla tra i 37,7°C e i 38,8°C. Tali valori, sono più alti rispetto alla media corporea dell’uomo che, si assesta negli adulti, tra 36,1°C a 37,2°C. Per i gatti a pelo lungo e corto, la temperatura ambiente ideale consigliata si trova tra i 23°C e i 26°C.
Come capire se un gatto ha caldo
L’aumento delle temperature in estate può farci preoccupare per il benessere del nostro gatto. Un gatto con un colpo di calore o disidratato presenta uno o più dei seguenti sintomi:
- Perdita di appetito;
- Tremori;
- Battito cardiaco accelerato;
- Temperatura corporea superiore a 40°C;
- Irrequietezza;
- Letargia;
- Vomito;
- Convulsioni;
- Pancia e ascelle calde;
- Zampe sudate;
- Vertigini;
- Ansima;
- Aggressivo;
- Sbava;
- Gengive infiammate.
Se il gatto appartiene ad una razza a pelo lungo, alcuni controlli sono da fare anche prima che il caldo aumenti troppo. I birmani e i gatti persiani ad esempio, grazie al pelo lungo, hanno ottime difese durante le fredde notti della loro terra di origine. Questo tipo di pelo tuttavia, non è l’ideale per un clima temperato come quello italiano, dove le temperature sono mediamente alte. Il pelo lungo, ostruendo le ghiandole sudoripare, impediscono il raffreddamento di questo tipo di gatto rispetto ad altre razze.
Quando il gatto ha caldo
Generalmente, il gatto sopporta il caldo molto meglio dell’uomo, questo succede finché la temperatura ambiente non supera la sua temperatura corporea.
Se poi, il gatto si abitua fin da piccolo a vivere in un ambiente dove le temperature sono stabilmente alte, può diventare omeotermico. Quando un gatto diventa omeotermico, riesce a mantenere costante la propria temperatura corporea a dispetto delle condizioni esterne.
I gatti iniziano a soffrire il caldo quando la temperatura esterna supera i 38,8°C, tuttavia, le probabilità che muoiano per questo, sono molto poche. Quello a cui dobbiamo fare attenzione, qualora il caldo si faccia sentire, è che il gatto si mantenga idratato.
Per evitare pericolosi colpi di calore, oltre i 40°C secco con poca umidità, meglio provvedere ad un rapido raffreddamento del gatto.
Calore e umidità, quali effetti hanno sul gatto
L’umidità incide sul benessere del gatto al pari del calore, è perciò importante, quando le temperature si alzano, monitorare tutti e due i parametri. Un ambiente eccessivamente umido o troppo secco, può portare alla disidratazione del gatto e ad un probabile colpo di calore.
Per restare freschi, nonostante il gran caldo, il gatto ha le ghiandole sudoripare che aiutano la temperatura a restare costante. Sudando quindi, i gatti portano fuori dal corpo il calore che evapora nell’ambiente. In un ambiente troppo secco o umido questo meccanismo biologico di estrema utilità per il gatto, può incepparsi.
Se l’ambiente è caldo e secco, il gatto inizia a perdere molta acqua che, se non reintegrata rapidamente, lo porterà ad una pericolosa disidratazione. Se invece, il micio si trova in un ambiente caldo ed eccessivamente umido, avrà difficoltà a far evaporare il sudore che deve espellere. Questa ridotta evaporazione, bloccherà di fatto, la capacità di eliminare il caldo interno attraverso la sudorazione con conseguente pericolo di colpo di calore.
Gatti all’ombra in estate
Se anche il gatto esce poco di casa in estate, la sua passione per il sole lo fa sdraiare appena scorge i suoi caldi raggi. Il gatto ama riscaldarsi e farlo direttamente dal sole è la sua passione. Se questo avviene in terrazzo ed il micio ha sufficiente ombra per rinfrescarsi rapidamente, allora va tutto bene. Diversamente, in mancanza di zone d’ombra, dovremo prestare attenzione e far sì che il gatto non resti troppo a lungo sotto i raggi del sole. Se in definitiva, si deve lasciare solo il gatto in casa, meglio chiudere le tende ed ombreggiare l’ambiente.
Troppo caldo fa male ai gatti che vivono fori casa
Anche se siamo portati a pensare che il gatto di strada sia più abituato e possa sopportare meglio il caldo, questo non è vero. Il gatto di strada, quando fuori fa veramente molto caldo, trova difficoltà a raffreddarsi anche se mettendosi all’ombra.
Talvolta, la troppa umidità presente nell’aria, impedisce al gatto di sudare a sufficienza per abbassare la temperatura interna. Anche, l’eventuale acqua da bere che trova per strada, seppur in zona d’ombra, solitamente non è così fresca da permettergli una buona reidratazione.
Per il gatto anziano evitare il caldo
Le alte temperature dell’estate, possono dar molto fastidio ai gatti anziani, il caldo peggiora la salute degli organi più esposti alla vecchiaia. Un gatto imbocca il viale della vecchiaia dall’11° anno di vita, intorno a questa età, si consiglia di iniziare ad evitare il troppo caldo. Per il gatto anziano infatti, il colpo di calore potrebbe essere letale, così come la disidratazione, creare seri problemi. I gatti anziani soffrono di più il caldo perché possono avere organi interni indeboliti, come ad esempio un’insufficienza renale che li scoraggia a bere.
Fattori che rendono il caldo intollerabile al gatto
Ci sono alcuni tipi di gatto che, se esposti per un tempo medio lungo ad alte temperature, possono andare incontro a problemi di salute seri. Ricordiamo che oltre alla temperatura, per valutare l’impatto del caldo sul gatto, è importante il parametro relativo all’umidità.
- Gatto obeso. Un gatto sovrappeso tende a riscaldarsi di più e ad avere difficoltà a raffreddarsi in tempi rapidi. Per questo tipo di gatti, avendo temperature corporee più alte, in estate si consiglia ambienti freschi e ben ventilati.
- Gattini. I gatti piccoli che non hanno ancora raggiunto le 4 settimane di vita, non hanno ancora sviluppato la funzione che regola la temperatura. E’ mamma gatta che leccandoli, oltre a pulirli, permette loro di rinfrescarsi.
- Brachicefali. Il gatto brachicefalo, quello cioè dal muso corto, presenta una naturale difficoltà di respirazione che gli ambienti caldi e umidi, tendono a peggiorare.
Come fa il gatto a rinfrescarsi
Quando il gatto ha troppo caldo cerca di rinfrescarsi attraverso la sudorazione, dormendo di più, pulendosi e ansimando.
Dormendo, i gatti riescono ad abbassare la temperatura corporea mentre quando si puliscono, depositando la saliva sulla pelliccia, fa si che questa, evaporando, li rinfreschi. Anche ansimando, grazie all’evaporazione della saliva dalla lingua, il gatto riesce ad abbassare la temperatura corporea.
Consigli per tenere il gatto fresco
Abbiamo visto come sia di fondamentale importanza per il benessere del gatto, evitare sia la disidratazione che il colpo di calore.
Ecco alcuni buoni consigli per tenere il gatto sempre fresco in estate:
- Pulire il gatto con un panno umido;
- Mettere un tappetino fresco;
- Chiudere tapparelle e tende per creare un ambiente fresco;
- Lascia l’aria condizionata accesa;
- Cambia di frequenta l’acqua nella ciotola del gatto.
Se nonostante tutte le indicazioni il gatto continua ad aumentare di temperatura, chiama il veterinario e chiedi un consiglio o una visita.
Conclusioni
Il troppo caldo può essere un problema per il gatto, è importante quindi capire se le alte temperature dell’estate e l’umidità possono fargli male. Con pochi ma importanti accorgimenti, il nostro amato gatto, può vivere la sua estate e il caldo in maniera ottimale.
Due punti sono importanti, l’idratazione e le zone d’ombra. Il gatto ha bisogno di sudare in un ambiente che non sia eccessivamente umido, le zone ben areate sono l’ottimale.
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