Capire l’attitudine per un lavoro dalle parole che si usano

Capire l'attitudine per un lavoro dalle parole che si usano

Aggiornato 18 Gennaio 2025

Oggi voglio parlarti di un tema che, a mio avviso, è molto più interessante di quanto possa sembrare a prima vista: il nesso tra le parole e l’attitudine al lavoro. Ma non intendo soffermarmi sui soliti discorsi su come l’attitudine influisca sul successo professionale. Voglio invece concentrarmi su un aspetto che spesso viene ignorato, ma che rivela tantissimo di chi siamo e di come ci approcciamo al nostro lavoro: le parole che scegliamo di usare quando parliamo di quello che facciamo.

Sì, hai capito bene. La lingua che utilizzi può dire molto più di quanto pensi sulla tua visione del lavoro, sulla tua motivazione, e persino sulle tue aspettative. Prova a riflettere un attimo: quante volte, parlando di un progetto o di un incarico, ti sei sentita dire frasi come “Non è il mio lavoro” oppure “Spero che qualcuno si occupi di questo”? E quante altre volte hai sentito qualcuno dire “Mi piace la sfida” o “Sono pronto a mettermi in gioco”?

Le parole come specchio dell’attitudine al lavoro

Le parole che usiamo non sono mai casuali. Quando parliamo di un compito, di un’opportunità o di una difficoltà, la nostra scelta linguistica può essere il riflesso di una mentalità, di una predisposizione o di un desiderio di crescita. La verità è che possiamo avere una visione chiara della nostra attitudine professionale ascoltando come ci esprimiamo, sia a livello verbale che non verbale.

Prendiamo ad esempio due frasi molto comuni:

  1. “Non è il mio lavoro.”
    Queste parole rivelano una chiara divisione tra ciò che una persona è disposta a fare e ciò che non è disposto a fare. In un ambiente di lavoro, potrebbe significare una resistenza all’adattamento o una tendenza a “restare nel proprio ruolo” senza essere pronti a sperimentare nuove sfide. In altre parole, questa frase potrebbe denotare una mentalità rigida.
  2. “Mi piace quando le cose sono difficili.”
    Al contrario, quest’affermazione indica una mentalità da “crescita”. Chi dice queste parole spesso non si spaventa di fronte alle difficoltà, ma le vede come opportunità per migliorarsi. L’attitudine qui è quella di affrontare le sfide con entusiasmo, di mettersi in gioco e di imparare continuamente.

L’importanza della “mentalità da crescita”

Parlando di attitudine, un concetto che merita di essere approfondito è quello della mentalità da crescita. Questo termine, coniato dalla psicologa Carol Dweck, fa riferimento alla convinzione che le proprie capacità possano essere sviluppate attraverso l’impegno, l’apprendimento e la perseveranza. Le persone con una mentalità da crescita tendono a usare parole positive e costruttive, come “posso farcela”, “è una buona opportunità per imparare”, “è una sfida interessante”.

Al contrario, chi ha una mentalità fissa (quella che crede che le capacità siano innate e non modificabili) è più incline a usare frasi come “Non sono capace”, “Non mi piace”, “È troppo difficile”. Questi atteggiamenti, anche se a volte legittimi in determinati contesti, tendono a limitare la capacità di affrontare nuove esperienze.

Puoi cambiare la tua attitudine al lavoro con le parole?

Ecco il punto interessante: le parole che scegli non solo riflettono il tuo stato d’animo o la tua attitudine, ma possono anche influenzarla. In psicologia, esiste il concetto di “autodeterminazione” che si basa sull’idea che il nostro linguaggio può modellare la nostra realtà. Se impari a scegliere parole più propositive e orientate alla crescita, puoi davvero migliorare la tua attitudine verso il lavoro.

Pensaci: quante volte, al termine di una giornata intensa, ti sei detto “oggi è stata una giornata terribile” rispetto a “oggi ho avuto delle sfide interessanti”? Il modo in cui ti esprimi può cambiare la percezione che hai di te stessa e delle situazioni.

Come fare per allenare l’attitudine attraverso le parole?

  1. Sii consapevole del linguaggio che usi.
    Fai attenzione a come parli del tuo lavoro, sia con gli altri che con te stesso. Cerca di evitare frasi troppo negative e cerca di sostituirle con espressioni che trasmettano positività e apertura.
  2. Riformula le sfide come opportunità.
    Ogni volta che ti trovi di fronte a un problema, cerca di vederlo come un’opportunità per crescere, non come un ostacolo insormontabile. Cambiare il linguaggio cambia anche l’approccio.
  3. Utilizza affermazioni positive.
    Frasi come “Sono in grado di gestire questa situazione” o “Posso imparare e migliorare” sono strumenti potenti. Ripeterle costantemente aiuta a radicare una mentalità positiva.
  4. Esplora nuovi modi di comunicare.
    Se ti accorgi che tendi a usare parole che ti limitano, cerca di sostituirle con alternative più motivanti. Per esempio, invece di “Non so come farlo”, prova con “Voglio capire come farlo”.

Conclusioni

La nostra attitudine al lavoro non è qualcosa di statico. È una combinazione di comportamenti, convinzioni e, soprattutto, di linguaggio. Le parole che scegliamo di usare possono aiutarci a sviluppare una mentalità più aperta, proattiva e orientata alla crescita. Quindi, la prossima volta che parli del tuo lavoro, fermati un momento e ascolta te stesso: che parole stai usando? E se fossero quelle giuste per guidarti verso il successo.

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