Calmare gli attacchi di panico e gestirli
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Aggiornato 17 Maggio 2023
Saper calmare gli attacchi di panico permette di superare la paura che si scatena nel momento più intenso. Riconoscere gli attacchi di panico aiuta a distinguerli da altre forme di ansia. In questo articolo, trovi utili suggerimenti su quello che c’è da fare per evitare gli attacchi di panico. Di certo, il cervello durante un attacco di panico, risponde perfettamente, infatti, l’errore, quando non c’è una causa patologica, è nella mente.
Sommario
Attacchi di panico cosa sono
Gli attacchi di panico, quando arrivano la prima volta, possono essere un’esperienza molto spaventosa ma esistono alcuni modi per gestirli e ridurre la loro intensità. Se ti ritrovi a soffrire di attacchi di panico, è bene che tu sappia di non essere solo. Moltissime persone soffrono di disturbi d’ansia, tra cui gli attacchi di panico.
Fortunatamente, ci sono a disposizione diversi trattamenti che possono aiutare a gestire in modo più efficace questi sintomi.
Il panico in questi caso, arriva solitamente all’improvviso. Una serie di sintomi concomitanti mettono in uno stato di allerta talmente alto da non capire più cosa stia succedendo all’organismo.
Per conoscere la portata del problema, dobbiamo avere la capacità di diventare il problema stesso, capire come nasce e come si sviluppa.
Quando si scatena il panico, il cervello non fa altro che rispondere adeguatamente ad uno stimolo ansioso che pone questa domanda: Combatti o fuggi?
Gli attacchi di panico possono essere sporadici o, diventare piano piano cronici. Nel primo caso, queste crisi di paura, sono meno invalidanti. Nel secondo invece, rendono la vita molto difficile, invalidando diverse aree.
La bella notizia è che superare gli attacchi di panico definitivamente è possibile, vediamo come fare.
Prime crisi di attacchi di panico cosa fare
Quando si verificano le prime improvvise crisi di paura, la scelta sul cosa fare, sarà condizionata anche dalla consapevolezza. In questi primi momenti, ignorando l’origine e la portata del problema, qualsiasi opzione potrebbe essere fonte delle future sofferenze.
Tutto quello che facciamo razionalmente, quando siamo sotto gli attacchi di panico a cui non sappiamo dare risposte adeguate, non fa che peggiorare la situazione.
Il cervello invece, una volta vissuto il primo attacco, farà egregiamente il suo lavoro e vi spiego perché.
Non essendo riusciti a dare il giusto significato alla prima e irrazionale, improvvisa enorme paura vissuta, il cervello obbedirà alla sua missione di vita:
- Fuggire dal dolore e cercare il piacere. (Qui ti spiego il meccanismo nei minimi dettagli).
E’ questione di sopravvivenza. Pertanto, ogni qualvolta percepirà anche un solo piccolo segnale, riconducibile allo stimolo scatenante il primo attacco di panico, cercherà di fuggire, evitare, aggirare, gestire.
Il problema, in questo caso, è che ci troviamo al cospetto di una paura immotivata e priva di solide ragioni che la sostengano.
Per questo, fuggire da qualcosa che non esiste crea ulteriore ansia. Ecco che il circolo vizioso si è creato ed è perfettamente in grado di auto alimentarsi.
Gestire gli attacchi di panico
Calmare gli attacchi di panico cercando di gestirli è possibile una volta che si sono fatte proprie alcune convinzioni e delle tecniche specifiche. Se invece, si tende a mettere in moto una serie di meccanismi di controllo, si rischia di acuire il problema.
E’ proprio l’inefficacia di tali meccanismi che va a creare uno stato di prostrazione che fa che aumentare la potenza del successivo attacco di panico.
In pratica, più si cercherà di controllare la paura immotivata e più questa, avendola sempre vinta, diventerà invasiva e ingestibile.
Il circolo vizioso della paura che alimenta gli attacchi di panico
Ho una paura grande ma non riesco, né a contestualizzarla né a gestirla. Tale paura mi crea ansia e frustrazione a tal punto da volerla evitare ad ogni costo.
Voglio assolutamente evitare di rivivere quel tipo di paura quindi cosa faccio? Innalzo ai massimi livelli il mio stato di attenzione verso quei sintomi che ricordo aver scatenato in me quel primo attacco di panico.
Che sia il battito del cuore leggermente accelerato, il respiro leggermente affannato o un momento di confusione, amplifico al massimo ogni percezione. Questo, altro non fa che aumentare lo stato di ansia.
Uno stato ansioso mette in circolo, nel sangue, una serie di sostanze che alterano le normali funzioni del cuore e del sistema respiratorio.
Anche la muscolatura, quando ci troviamo in uno stato ansioso, diventa pronta per una eventuale fuga o per un combattimento.
Capite che siamo al cospetto di uno schema che il cervello ha creato pensando alla nostra sopravvivenza. Una cosa meravigliosa.
Questo schema si crea in un momento in cui la nostra saggezza illimitata si è assentata o non è stata sufficientemente attenta. Nello schema troviamo la registrazione di una memoria esatta nella forma ma, fortemente sbagliata nella sostanza.
Calmare gli attacchi di panico
Uno dei modi per curare gli attacchi di panico è mediante l’esercizio fisico regolare. Uno studio ha scoperto che l’esercizio fisico può aiutare a ridurre la frequenza e l’intensità degli attacchi di panico. L’esercizio fisico può anche alleviare lo stress e l’ansia, aiutando quindi a prevenire gli attacchi di panico.
Un altro modo per curare e calmare gli attacchi di panico è attraverso l’uso di tecniche di rilassamento. La respirazione profonda, il rilassamento muscolare progressivo, la meditazione e lo yoga possono aiutare a calmare il corpo e la mente. Se sperimenti un attacco di panico, cerca di sdraiarti in un luogo tranquillo e cerca di controllare la tua respirazione.
Inoltre, puoi imparare come gestire gli attacchi di panico con tecniche di pensiero positivo facendo uso delle frasi molto potenti, affermazioni positive. Quando si sperimentano attacchi di panico, le persone tendono a pensare in modo catastrofico. Imparare a sostituire i pensieri negativi con quelli positivi può aiutare a gestire meglio gli attacchi di panico
Capito come nasce e di cosa si nutre un attacco di panico, come prima cosa dobbiamo mettere un punto fermo:
- di attacchi di panico non dovuti a scompensi fisici, si guarisce nella quasi totalità dei casi.
Altra convinzione da fare propria è questa:
- in presenza di un violento attacco di panico dobbiamo semplicemente aspettare che passi. Altro non possiamo fare.
Sappiamo che nulla di quanto contenuto nei pensieri nefasti che circolano nella nostra mente durante la crisi di paura, può realmente accadere. Dobbiamo solo avere molta pazienza e aspettare che passi.
Fare nostra questa convinzione e alimentarla con piccoli risultati per rafforzarla è un passo fondamentale. Il segnale che mandiamo al cervello è che abbiamo capito che la paura è fittizia e stiamo lavorando per rimettere le cose a posto.
Riconoscere i sintomi degli attacchi di panico e neutralizzarli
Uno dei sintomi più comuni degli attacchi di panico è una sensazione di paura intensa e incontrollabile. La paura può essere accompagnata da sintomi fisici come palpitazioni, sudorazione, tremori, vertigini, nausea, bocca asciutta, respiro affannoso e intensa sensazione di paura. Questi sintomi tendono a svilupparsi rapidamente, raggiungendo il loro picco entro 10 minuti dall’inizio dell’attacco di panico.
Altri sintomi di un attacco di panico possono includere:
- sensazione di perdita del controllo,
- la sensazione di soffocamento,
- paura di diventare pazzo o di morire.
È anche possibile sperimentare sintomi come la confusione, una sensazione di distacco dal proprio corpo, di irrealtà o di sogno.
È possibile che gli attacchi di panico si manifestino anche durante il sonno. Una persona può svegliarsi improvvisamente con una sensazione di terrore o di panico intenso e può sentirsi come se stesse morendo.
Inoltre, gli attacchi di panico possono portare a sintomi come insonnia, stanchezza cronica e una tendenza a evitare luoghi o situazioni già associate al panico.
Il nostro cervello, una volta registrato un attacco di panico ha dei sensori molto aperti verso tutti gli stimoli che possono generare paure simili.
Quando avvertiamo un cambiamento nel respiro o nel battito del cuore, oppure ci sentiamo agitati più del solito, è il momento di intervenire.
Il cervello può fare diverse cose simultaneamente ma di fatto, può concentrarsi attraverso il pensiero, solo su una cosa per volta.
Puoi pensare ad una sola cosa per volta
Se si pensa alla salute non c’è posto per pensieri di malattia. Se pensate all’amore non vi è spazio per l’odio.
Dove si mette l’attenzione attraverso il pensiero, quell’area della nostra vita aumenta. Se si pensa a ciò che fa paura, la paura aumenta. Chiaro il meccanismo?
Fermare un attacco di panico sul nascere è più semplice di quel che si possa pensare.
Si tratta in poche parole, di volgere la propria concentrazione su qualcosa che sappiamo appassionarci notevolmente, qualcosa di piacevole che produca endorfine e sostanze benefiche.
Dobbiamo essere certi che appena pensiamo a questa cosa, il nostro cervello entra in un vortice di immaginazione totale. Facile a dirsi e facile a farsi, basta un po’ di esercizio.
Per capire se una cosa vi appassioni realmente c’è un test molto semplice. Se quando fate o pensate a questa cosa il tempo vola, significa che vi appassiona.
Se invece vi annoiate e avete l’impressione che il tempo non passi mai, lasciate perdere, non è questo che potrà distogliere la mente dalla paura.
Il cervello non distingue tra finzione e realtà
Sappiamo bene che il cervello non è in grado di fare distinzioni in presenza di un evento realmente accaduto e una scena vividamente immaginata.
In pratica, immaginando una scena, usando i cinque sensi e immergendosi in essa completamente, il cervello produce le stesse reazioni prodotte nella scena vissuta realmente.
Non è importante che la situazione sia reale e che esista davvero nella vostra vita. Se ad esempio, il pensiero di fare l’amore con l’attrice dei vostri sogni, occupa la mente con una fervida immaginazione, il panico non troverà spazio.
Leggi: Come imparare a visualizzare, il potere dell’immaginazione
Situazioni che scatenano gli attacchi di panico
Ci sono situazioni che potenzialmente possono favorire un aumento di ansia e di conseguenza, l’insorgere degli attacchi di panico. Le code agli sportelli pubblici, le sale affollate, il chiuso di un cinema, l’ascensore e via dicendo.
Si deve essere sempre pronti a mettere in moto il potentissimo farmaco che è l’immaginazione. Allenatevi ad immaginare scene coinvolgenti, fatelo quando vi sentite tranquilli. Il potere di immaginare, di creare scene nella propria mente, lo si sviluppa allenandosi, proprio come si fa con i muscoli.
Rompere lo schema dell’attacco di panico
Un attacco di panico arriva seguendo determinati passi, sappiamo quindi che, essendo uno schema, fare qualcosa che lo interrompa, farà svanire l’attacco stesso.
Oltre a distogliere l’attenzione, possiamo metterci a mangiucchiare qualcosa di sfizioso.
Caramelle e gomme da masticare, una bibita o un gelato, tutto concorre a rompere lo schema dell’attacco di panico.
E’ come se al cervello, che si sta attivando per scatenare l’attacco, giungesse contemporaneamente l’ordine di attivare uno schema diverso tipo:
- Gustarsi un gelato;
- Mangiare una caramella.
Sembra semplicistico ma funziona esattamente così.
Quando scegliete consapevolmente di attivare uno schema, quello che era partito in automatico e che avete riconosciuto, si disattiva all’istante.
Come avere il controllo del corpo
Sapere di avere controllo sul proprio corpo ci conferisce sicurezza, sappiamo come fare per riportare calma e serenità in noi. Abbiamo visto che gli attacchi di panico hanno origine principalmente da un’ansia esagerata.
Vivere in perenne stato di agitazione favorisce lo sviluppo di una serie di fattori che agevolano l’insorgere di improvvisi picchi di panico e delle fobie.
Per abbassare i livelli di ansia e di nervosismo dobbiamo necessariamente dare un significato diverso alle cose. Iniziare un viaggio interiore che ci porti a conoscere i nostri punti di forza e le nostre debolezze.
Quando tocchiamo i punti più lontani di noi, quelli che abbiamo nascosto e che facciamo fatica ad ascoltare, portiamo alla luce le nostre fragilità.
Leggi anche: Gli effetti dei colori sui nostri stati d’animo
E’ lì che dobbiamo lavorare. Possiamo ritrovare armonia ed equilibrio sia nel corpo che nella mente iniziando a praticare discipline come lo yoga, il training autogeno, la meditazione trascendentale.
La chiave di tutto è il rilassamento profondo, qui trovi strumenti per raggiungere una pace profonda e permettere a corpo e mente di resettarsi completamente.
Conclusioni
Gli attacchi di panico possono essere un’esperienza spaventosa e sopraffacente, ma è possibile imparare a riconoscerli e gestirli con l’aiuto di un professionista. Con l’adozione di pratiche sane e l’intervento di uno specialista, è possibile ridurre o prevenire gli attacchi di panico e riacquistare una vita piena.
Le soluzioni qui proposte, sono molto facili e, se hanno funzionato per me, potrebbero funzionare anche per voi. Il cervello è un organo potente e meraviglioso mentre gli attacchi di panico sono come un bug correggibile con pochi accorgimenti.
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