Cibi fermentati per batteri intestinali buoni

Cibi fermentati i batteri buoni che fanno bene

Aggiornato 2 Marzo 2024

I cibi fermentati aumentano i batteri intestinali buoni e favoriscono il benessere e un miglior aspetto della pelle

Mangiando i cibi fermentati i batteri intestinali buoni aumentano e con essi, sperimentiamo un maggior benessere. Il cibo fermentato si ritiene da sempre, essenziale nella cucina di ogni parte del mondo in quanto promuove una migliore condizione del tratto intestinale. I diversi alimenti fermentati, combinati tra loro, possono essere rintracciati nelle varie tradizioni culinarie.

Le sostanze nei cibi fermentati, apportano quei batteri che l’organismo traduce in maggior benessere. Infatti, quando il benessere interno aumenta, anche la bellezza della pelle si fa notare. Grazie all’apporto di batteri buoni, la cute è più luminosa mentre i capelli e le unghie, diventano più forti e resistenti.

Cosa sono i cibi fermentati

Nell’intestino, vivono centinaia di trilioni di batteri, un numero enorme se ci pensiamo bene. Il benessere che sperimentiamo, deriva per gran parte dall’equilibrio tra i batteri buoni e quelli cattivi. Quindi, se i batteri buoni sono un numero inferiore ai microbi cattivi, spostando l’equilibrio, questi ultimi, potrebbero prendere il sopravvento e iniziare a fare danni. Aumentare la presenza di batteri intestinali buoni, meglio se da cibi fermentati, migliora il benessere.

Dalla fermentazione di prodotti alimentari si ottengono i cibi fermentati. E’ la trasformazione biochimica messa in atto da microrganismi, tra cui i batteri e i lieviti, che, colonizzando la materia e liberano l’energia pronta all’utilizzo. Un processo questo, che arricchisce l’alimento di vitamine, sali minerali e micronutrienti pronti ad essere utilizzati dall’organismo umano.

Esistono diverse tipologie di fermentazioni, in quelle naturali ad esempio, l’innesco alla trasformazione dell’alimento, avviene dai batteri che vivono in superficie. Se la fermentazione necessita di una spinta, si ricorre ad un fungo o ad una madre che altro non sono che una coltura di batteri. Esempi di fermentazione sono i microrganismi che trasformano il latte in yogurt e i granuli di Chefir, una colonia di batteri e lieviti. Il kefir è sicuramente una delle bevande più ricche di fermenti lattici.

Come si fanno i cibi fermentati

I cibi fermentati, possono anche essere preparati in casa coltivando le colonie di fermenti che ci interessano. Coltivare da soli in casa le colonie dei fermenti ci consente di avere poi a disposizione dei cibi fermentati utili al nostro benessere.

Per avere una fonte di buoni batteri, possiamo coltivare in casa da soli queste colonie. Se invece ci sembra difficile o non abbiamo tempo, i cibi fermentati si acquistano anche nei negozi di alimentari naturali.

Ecco una lista di colonie di fermenti da coltivare:

  • Tempeh, si ricava dai semi di soia gialla;
  • Kombucha, è un tè fermentato con massa chiama “coltura kombucha”;
  • Sottaceti misti;
  • Kefir;
  • Kimchi, sono delle verdure fermentate con spezie e frutti di mare salati;
  • Aceto di sidro di mele.

Cibi fermentati per batteri intestinali buoni

I benefici di una dieta ricca di cibi fermentati si concentrano sui batteri che aumentano il benessere dell’intestino. I batteri probiotici quindi, favoriscono le colonie intestinali responsabili di produrre sostanze utili per il nutrimento delle cellule. Un alimento fermentato inoltre, si considera come predigerito. I cibi fermentati pertanto, si digeriscono meglio e, i loro nutrienti, sono meglio assimilati dall’organismo.

Aumentando la presenza di batteri buoni diminuiscono quelli cattivi responsabili di diverse patologie, anche di quelle più gravi come le autoimmuni. Integrare nella dieta alcuni tipi di verdure come le crucifere. I glucosinolati dei cavolfiori, broccoli e cavoli, una volta metabolizzati dai batteri, iniziano ad agevolare la crescita ed un maggiore equilibrio dei batteri buoni nell’intestino.

Per il benessere dell’intestino,la nostra dieta deve includere anche i polifenoli, composti di natura vegetale ricchi di antiossidanti. Quando assumiamo polifenoli da tè, vino, cioccolato fondente, frutta e verdura, aumenta la presenza di batteri buoni tipo Bifidobacterium e Lactobacillus nell’intestino. Questo tipo di batteri buoni, migliorano la digestione e fanno bene alla salute della pelle.

I polifenoli si trovano principalmente in questi alimenti e bevande:

  • Ciliegie;
  • Tè nero o verde;
  • Frutti di bosco;
  • Fagioli;
  • Verdure;
  • Prugne.

Disintossicare l’organismo

Per migliorare il benessere dell’intestino, oltre ai batteri da cibi fermentati, si deve fare una dieta che contempli la diversità degli alimenti da mangiare. Ampliando i gruppi alimentari nella dieta, forniamo all’intestino, diverse fonti di batteri buoni utili a promuovere un maggiore benessere.

Il nostro organismo ha periodicamente bisogno di ripulirsi da dentro, un processo di disintossicazione che possiamo fare con i batteri buoni. Mangiando i cibi fermentati infatti, aumentano i batteri intestinali buoni e si disintossica l’intestino liberandolo da sostanze dannose.

Grazie ai cibi fermentati, l’organismo espelle attraverso le feci, i metalli pesanti come ad esempio:

  • arsenico;
  • mercurio;
  • piombo;
  • alluminio.

Altre sostanze tossiche e potenzialmente dannose per la salute, sono catturate dagli alimenti fermentati e, successivamente, espulse con le feci.

Quando mangiare i cibi fermentati

I cibi fermentati aumentano il benessere e si possono mangiare ogni giorno poiché questo, permette lo sviluppo dei batteri dalle colonie probiotiche di microbi. Come conseguenza, avremo un aumento di elementi molto utili per il benessere quali la Vitamina B12, B6, biotina e la K2.

Facendo questo tipo di alimentazione, abbiamo una naturale integrazione biologica di aminoacidi essenziali, di vitamine, di proteine e di acidi grassi essenziali. La fermentazione delle verdure infatti, le trasforma in minerali densi e dalla maggiore capacità nutritiva. Questo tipo di cibo, una volta fermentato, restituisce una struttura proteica più facilmente digeribile e assimilabile.

I batteri dei cibi fermentati per la pelle

La pelle è un organo il cui benessere dipende molto dalla condizione generale dell’organismo e, i batteri dei cibi fermentati, giocano un ruolo chiave. Quando i batteri intestinali buoni riescono a disintossicare l’organismo, i problemi delle pelle come acne, eczema, psoriasi, migliorano sensibilmente.

In un organismo senza intossicazione, pulito cioè da gran parte delle sostanze tossiche presenti nell’intestino, la pelle migliora giorno dopo giorno. L’aspetto generale della pelle risulta migliorato anche nella sua naturale colorazione e nella luce che risplende dal viso.

Conclusioni

Il nostro benessere dipende per gran parte dai batteri intestinali buoni, per questo, è bene fare almeno un pasto al giorno con i cibi fermentati. Gli alimenti fermentati infatti, ci consentono di immettere batteri intestinali buoni per aumentare la flora intestinale.

Una flora intestinale più potente migliora anche la digestione e produce il fondamentale processo di espulsione delle sostanze tossiche. Con un intestino pulito possiamo avere più risorse fisiche e mentali su cui poter contare ogni giorno.

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